Una nuova mostra in arrivo!
Ritorniamo a voi con l’anteprima di una nuova mostra, che verrà inaugurata giovedì 25 febbraio al Museo Bailo: Leopoldo Metlicovitz e Hausbrandt: Grafica e Immagine.
L’esposizione esplora il sodalizio tra Leopoldo Metlicovitz e Hausbrandtattraverso una serie di bozzetti originali per la realizzazione di un fondale e di un’insegna di Casa Hausbrandt.
L’esposizione, articolata in tre sale, ripercorre l’evoluzione del brand nel tempo, dal 1892 al 2019, e sarà completata da altri manifesti pubblicitari realizzati da Metlicovitz per Hausbrandt, accompagnati da quelli di Luciano Biban, figura di spicco della grafica friulana, che realizzò negli anni sessanta l’originale logo ‘Moka’, sintesi di pubblicità ed arte. Conclude il percorso espositivo la sala con la nuova grafica, declinata dallo studio austriaco Demner, Merlicek & Bergmann. Così scrisse Metlicovitz, a corredo dei bozzetti:
Casa Hausbrandt, Trieste, andrà stampata di almeno cm 90 x 120 ed andrà posta all’ingresso del Padiglione della Fiera Campionaria, mentre la scritta Hausbrandt in dieci elementi sarà la parete di fondo del Padiglione, e si otterrà facendo eseguire riproduzioni litografiche di ciascun disegno, di almeno cm 60×80: affiggendoli l’uno al fianco dell’altro, una straordinaria immagine di metri sei – dieci manifesti di 60 cm ciascuno – avvicinando i dieci disegni, che si tocchino l’un l’altro, già si gode dell’immagine di questa barchessa ad archi, che sarà nei tempi la “Casa Hausbrandt”.
Negli anni ’60, Luciano Biban creò il logo Moka per Hausbrandt. Dopo diverse varianti e bozzetti, visibili nella sezione della mostra a lui dedicata, realizzò il logo, una caffettiera umanizzata che beve una tazza del suo stesso caffè. A completamento del logo inserì una frase, CHE PIACERE…UN BUON CAFFE’, che si fonde con lo stesso attraverso l’aroma: la prima caratteristica sensoriale di chi si accinge a bere una tazzina di caffè.
Attualmente il figlio Andrea, grazie alla documentazione conservata con cura dalla madre, ne sta ricostruendo, tassello dopo tassello, le opere, I bozzetti, I frammenti di una vita breve ma intense.
L’ultima sala dell’esposizione propone la grafica dello studio viennese Demner, Merlicek & Bergmann che rivisita il logo del 1980 di Robilant Associati (evoluzione di quello di Biban) con una stilizzazione monocromatica. Il marchio si evolve e rende il packaging ancora più prezioso trasmettendo la consapevolezza di un contenuto sempre eccellente. Alle differenti varietà di caffè è associata una colorazione affinché le tipologie di aroma siano subito riconoscibili, ognuna collegata ad un gusto specifico.
La nuova identità grafica suggerisce come il brand possa essere inteso come risultato di cultura, arte e design.
Sarà l’occasione per testimoniare un importante patrimonio storico e culturale d’impresa, tangibile e intangibile, e una stimolante occasione di riflessione sul rapporto tra marchio e identità.
Anche per questa mostra è stato realizzato il libretto /vademecum con contributi critici dei curatori e la cura grafica di Sonila Karreci.
La mostra, a cura di Paola Bellin, Andrea Biban, Pierangelo Ranieri e Luciano Setten, con la grafica di Sonila Karreci, in collaborazione con Ubis Design Network, si avvale del contributo di Hausbrandt Trieste 1892 e della collaborazione tecnica di Eurocomponenti | Kronosystem, Allestimarca, Punto Ciemme, Trevisan per la realizzazione degli allestimenti.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 26 febbraio al 26 marzo 2021 in orario 10-18, dal lunedì al venerdì in ottemperanza alle disposizioni sull’emergenza sanitaria. Eventuali variazioni saranno comunicate nel sito e nei nostri canali social. Vi aspettiamo!
Il 19 febbraio si sono chiuse, dopo la riapertura del 1 Febbraio, le due mostreBruno Morassutti. Architettura industrializzata e design, al Museo Bailo, eParole di Luce. Segni Versi Visioni, al Museo Casa Robegan. La loro vicenda di apertura a ottobre 2020, chiusura e riapertura, è conferma della resistenza e determinazione che l’arte e la cultura sono capaci di fare. Testimoniano, attraverso l’apprezzamento del pubblico che numeroso le ha visitate, che il bisogno di bellezza è per molti una priorità.
La mostra Parole di Luce, molto apprezzata anche dai bambini, ha visto il 9 febbraio la performance SURVIVOR di Marco Nereo Rotelli e Mons (Maurizio Montoneri) in un’azione sonoro-visiva dedicata alla sopravvivenza dei linguaggi e nata dall’incontro dell’artista con il poeta Edoardo Sanguineti e il compositore Mons (Maurizio Monteneri).
Per chi ha piacere di vederla, o di rivederla, nel Canale youtube edesignfestival potete trovare i video completi.
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