Differenti con metodo_Talks2
NEWSLETTER 16.12.2024
Bentrovate e bentrovati!
Continua il programma dei talks di DIFFERENTI CON METODO.
Giovedì 19 dicembre 2024, alle 18.00 presso il Museo Luigi Bailo, Borgo Cavour, 24 – Treviso
Relatore dell’incontro sarà il prof. Roberto Masiero in dialogo con Paolo Panetto, architetto Ordine degli Architetti ( OAPPCTV).
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il tema del talk saranno le figure degli architetti della mostra Differenti con metodo, che verranno raccontati nei loro progetti ma anche nelle personalità, tra i più importanti protagonisti del design e dell’architettura trevigiana degli ultimi sessant’anni: Luciano Gemin, Giuseppe Davanzo e Livia Musini, Vittorio Rossi, Marilena Boccato e Gian Nicola Gigante, Roberto Pamio, Paolo Bandiera e Umberto Facchini.
Professionisti e studi che hanno lasciato un segno nel panorama artistico e culturale italiano e nella trasformazione del tessuto urbano veneto e trevigiano, nel dopoguerra e negli anni del boom economico, accomunati tutti dalla formazione universitaria svolta allo Iuav di Venezia, che in quegli anni – in una
congiuntura delle più favorevoli – riuniva nel corpo docente alcuni dei grandi maestri dell’architettura italiana quali Franco Albini, Ignazio Gardella, Bruno Zevi, Giuseppe Samonà, Egle Trincanato e Carlo Scarpa.
In questo periodo straordinario, un gruppo di architetti, ciascuno con il proprio linguaggio – seppur accordato sulla tonalità comune appresa allo Iuav – ha segnato un nuovo modo di essere professionisti.
Attraverso l’architettura e il design, hanno anticipato una nuova multidisciplinarietà, adottando un approccio quasi umanistico. Questo ha generato segni indelebili sul territorio, anche dal punto di vista culturale e sul metodo di lavoro, tracciando un’eredità ancora viva e rilevante.
Foto di Pamela Zamberlan
La settimana si è conclusa con due incontri molto partecipati: la presentazione del volume OLIVETTI. Storie da una collezione di S. Polano e A. Santero, Ronzani Editore, durante il quale Giorgio Cedolin e Beppe Cantele hanno raccontato la nascita del volume, gli intenti innovativi di Sergio Polano nella costruzione grafica e nei contenuti, la collezione di Alessandro Santero e la visionarietà della figura di Adriano Olivetti.
Il primo dei talks al Museo Collezione Salce ha visto protagonisti i racconti di Alberto Bassi, storico e critico del design con l’approfondimento, attraverso immagini di oggetti iconici, degli anni Cinquanta e Sessanta.
Raffaella Sgubin, direttrice ERPAC, si è soffermata sulle figure cardine del design della moda italiana di quegli anni come Roberto Capucci con i suoi abiti scultura, le sorelle Fontana e altri.
Foto di Pamela Zamberlan